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Copia Expertise

Pietro Toesca
Venezia 31. VII . 1942

Non e una replica, con variant , della " Venere di Urbino, ora alla Galleria degli Uffizi, a Firenze, [[underlined]],e una variazione[[/underlined]] originale che Tiziano medesimo compose intorno al motivo principale di quel suo capolavoro , [[underlined]]questra grande tela, inaspettato, nuovo capolavoro, che in ogni parte, e sopratutto nel colorito, porta il segno autografo del Maestro .[[/underlined]]

La Venere di Urbino, era stata dipinta dal Tiziono, circa il 1535, trovando nella gradazione insensibile del colore, le vibr zioni sottili, che danno alla bellissima giacente il pulsare della [[underlined]]vita .  Questa qualita del colorito, e appena sfiorato dal tempo, permane intiera nella presente tela[[/underlined]] .in cui tra le varianti dei drapp e di diversi particolari, si ritrova suk primo piano, la stessa model [[underlined]]la del capolavoro degli Uffizi, dipinta con ugual senso del colore, callo stesso Maestro [[/underlined]], nella medesima posa, con I medesimi tratti, complicando  la religiosa gravita di Giorgione,  la propria sensuale fantasia .  Ma qui tutto e mutate .  Nello sfondo della Venere di Urbino, da altri stranamente supposta essere un ritratto della Duchessa di Urbino; ignuda;

Rimosso lo scenario della profonda sala  in cui le ancelle apprestano le vesti della  cortigiaha, [[underlined]]qui s'apre un paesaggio pieno di burrascosa vita nel cielo, nel fremito della vegetazione, nelle lu ci che lampeggiano nel fondo, e sui due Satiri, che osservano la giacente . E in questo sfondo il colorito [[strikethrough]]piux[[/strikethrough]] di Tiziano, piu audace, e focoso, da poterlo riferire anche ad un decennio dope la ' Venere di Urbino, ed esso si accompagna [[strikethrough??]] strettamente in armonia col primo [[underlined]]piano, del pipinto , alla cui delicatezza da risalto .[[/underlined]]

Sappiamo da Jacopo Palma il Giovane, che Tiziano  spesso teneva in lavoro , anche per  molti anni,  le sue tele, e tornava a compirle do po lunghe soste