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1907 April 1 Saturday at Baddeck      91

Times New York
2 Feb 1907.

MR. WELLMAN'S PREPARATIONS.

In a letter from Paris to "The Chicago Record-Herald" Mr. Wellman mentions a recent test of his polar airship, which was made to ascertain how thoroughly the gas reservoir would retain its contents. The pressure which he intends to use in actual navigation was maintained for forty-eight hours, and at the end of that time he found that the quantity of gas which had escaped was "almost nil." The expression is rather vague. Had he given precise measurements he would have enabled others to form their own opinions about the fitness of the craft for its mission. Mr. Wellman has repeatedly said that he did not expect a leakage exceeding 1 1/2 or 2 per cent a day, and believed that the lightning of his load by the consumption of gasoline would fully offset this. It would have given satisfaction to those who are watching his preparations critically to learn how fully his hopes were corroborated by his recent experiment.
Mr. Wellman contemplates making a number of changes in his airship. He will cut it in two in the middle and lengthen it sixteen feet, thus increasing its lifting power by 2,800 pounds. A new steel car is building to replace the one which was to have been used last year. Being longer than that, it will doubtless be heavier. If the additional buoyancy to be provided more than compensates for the extra weight, the margin will probably not be large, but in any case it cannot come amiss.
The truth is, the more carefully Mr. Wellman's project is considered the more obvious it becomes that he has not made an excessive calculation for adverse conditions. If all goes well, he ought to make the journey from Spitzbergen to the pole and back in eight or ten days. if he is hindered by winds blowing across his course of diminution in the lightness of his gas in consequence of an unforeseen fall in temperature, an interval three times as long might prove insufficient, and at most Mr. Wellman has counted on keeping aloft not more than twenty days. None of the improvements which he can possibly make in the next four or five months in the power of his engines, the efficiency of his propeller and the tightness of his gas reservoir are likely wasted. In so novel an undertaking an even greater "factor of safety" than he has allowed might have been judicious.

Consular Report Washington D.C
1 Feb 1907

of Japanese sheetings and yarn. most efforts in trying to enlarge th[?] in Japan. Speaking with the age [?] there was good money in the na[?] nankeen had not found favor ow[?] harsh. They were using Indian co[?] was being made out of superior T[?] state that they expected to do a la[?] they had to use all American cotto[?]
The Japanese are experimenting [?] and dyed sheetings, and are even g[?] of finished dyed and padded cloths

[?] for ten or more years. He says [?] Albion and Oliver plows, which

Le flotte aeree

Siamo in pieno Giulio Verne; anzi, certi antori, per sbrigliatezza di fantasia, se non per genialità, lo vincono di gran lunga.

In questo moments c’ è una recrudescenza di quel genere storico-militare profetico, che ebbe principio con la Battaglia di Dorking; libro che, in Inghilterra ebbe l’importanza di un avvenimento politico e che, in tutta Europa, ebbe un successor d’impressione profonda e fu imitato. Purtroppo!

Questo genere di letteratura racconta avvenimenti...molto futuri; sogna combinazioni politiche; descrive battaglie, trionfi, disastri; profetizza smembra menti di patrie, servitù di nazioni. Ma, finora, gli autori di queste storie ebbero sempre del futuro una visione pessimissta, suggerita da un intento patriotico. Essi, per punto di partenza, prendevano una situazione di fatto politica, o militare e, per dimostraria insufficente, o pericolosa, v'intessevano un romanzo storico, per dimostrare ciò che — data tale situazionne — poteva accadere; in quali disastri la nazione, non sollecita a riparare i diffetti del suo sistema difensivo, poteva incorrere. L'abilitá dello scrittore consisteva nel dare carattere di verosimiglianza ai presunti avvenimenti e questi descrivere con calore ed efficacia, si da impressionare i lettori.

Se 1' Inghilterra ebbe la Battaglio di Dorking, che fece risaltare la deficenza della sua difesa terrestre, l'Italia ebbe il Racconto d'un guardiano di spiaggia, dimostrante la nostra impotenza sulmare. E questo racconto non lo si è potuto leggere senza provare una forte,una dolorosa emozione.

Ma, ora, si cade nell' assurdo, nel grottesco. Non si tratta più di narrare ipotetiche battaglie terrestri, o navali; di far risaltare la deficenza di un ordinamento militare, o l'eccellenza di un istrumento guerresco; di manifestare la propria preferenza per la supremazia  [??]]
in gran numero; mentre nugoli di aereoplani li assecondono, li tutelano, facendo l'ufficio dei bersaglieri in terra e delle controltorpediniere in mare.

Da questo presupposto — che è ben lontano d'essere ispirato all' odierna realtà — l'autore — che è un tedeso — descrive corse pazze di queste flotte aerec,da Bukara e Kivi a Londra; battaglie formidabili, che, naturalmente, terminano con la vittoria della Germanie la quale soggioga metà l'Europa e parte dell' Asia e sul rimanente del mondo esercita una egemonia, comeda signora a vassala.

Pazzie, si dirà! D'accordo. Ma, badiamo bene: pazzie attaccaticce.

Ora la navigazione aerea, a scopo militare, è di gran moda. Molti giornali serissimi se ne occupano frequentemente e fondano su essa speranze di supremazia militare, che non si dànno nemmen cura di dissimulare; mentre pa recchie nazioni lavorano indefessamente, quanto misteriosamente, nei rispettivi arsenall alla definitiva risoluzione del grande problema.

E le fantasie sono telmente eccitate, che già alcuni giornali parlano della possibilità — mediante palloni muniti di esplodenti ad alto potenziale — di affondare sottomarini — in grazia della grande trasparenza che ha l'acqua vista ad alcune centinaia di metri d'altezza — d'incendiare città, di far esplodere polveriere e delizie di simil genere. Insomma: malgrado l'Aia e gli amicidella pace, ovunque non si pensa che alla guerra.

Convien troncare il volo a queste fantasie. La navigazione aereà può dirsi un problema teoricamente risolot; ma molto resta ancora a farsi dal lato pra tico. Se Santos Dumont ha potuto girare attorno al campo di Marte parigino; se Zappeling fu capace di circunavigare, ad un centinaio di metri d'altezza, il lago di Costanza, questo vuol mica dire che i palloni siano sempre, in ogni circostanza dirigibili e che non siano strumenti di un' estrema delicatezza, assai poco adatti all' uso guerra.

quadrati di superficeed un pallone gonfio di alcune centinaia di metri cubi d'idrogeno, formano un bersaglio — data l'eccellenza della armi attuali — piu atto a colpirsi che non un' allogola od un ron done.

Si rassicuri, quindi, la gente contro il pericolo di veder scendere, una bella notte, nella loro piazza principale alcune centinaia di balloni, montati da migliaia di soldati,e di addormentarsi, puta casi,italiani, per svegliarsi tedeschi, o russi, o giapponesi. La guerra si fará sempre;le conquiste si potranno compiere ma chi le farà sarà sempre il modesto fantaccino che, un giorno, abbandona l'assedio di Cadice e mettendo un piede innanzi all' altro, arriva a Mosca, massime se sarà guidato da un Napoleone. Tutto il resto è fantasia ed anche malaticcia. Ma questa denota come lo stato d' animo dell' unmanità non sia gran che differente da quello che era rei secoli passati; cloè molto diverso da quanto pretendone gli arcadi della pace universale.  

Transcription Notes:
2nd column - bottom of last paragraph cutoff.