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L'AERONAUTICA     183

rale, neccessario animatore e dei suoi piu ardenti seguaci, ha perduto meta del suo valore ideale e della sua probabilita materiale di riuscita; ma ormai la spesa era fatta, il materiale e il personale dislocati fin dal novembre lungo la rotta, le popolazioni preparate, il Governo e la Direzione Generale d'Aeronautica (che ell'impresa vedeva il doppio vantaggio di compiacere il Governo e far del chiasso intorno a se stessa) impegnati; non mancava insomma che sostituire il comandante e i piloti macanti, e dare il via....La sostituzione dei piloti tuttavia non fu facile: telegrafiche, marittime, ferroviarie, di rifornimenti, e per comodità di tappe in centri più popolati, nei quali si contava, fra l' altro, far opera di propaganda e réclame alle industrie aviatorie italiane. E precisamente si svolgeva costeggiandon parte dell'Italia e della Grecia, quindi l'Asia Minore, il Golfo Persico, i golfi di Oman e di Belucistan fino a Karachi, l'Aracan, il golfo di Martaban, il golfo del Bengala, il litorale della Cina, della Corea e dell'isola di Nippon in Giappone. Sul mare vi sono state solo tre brevi traversate: il canale di Otranto, il Mar Egeo e lo stretto di Corea, dove fu eseguito

[[image: group of men standing around an airplane]]
[[caption]] La partenza della squadriglia S V A dall' aeroporto "F. Baracca".
Il 1(o) a sinistra del gruppo Capitano Mario Gordesco - 2(o) Tenete Giuseppe Grassa Fotogr. eseguita dal Serv. Fotogr. dell'Aeron. di Stato). [[/caption]]

la politica che aveva voluto il [Italic]raid[/] e ne aveva continuamente e nervosamente seguita il suo peso anche nella scelta dei piloti, i quali dovevano esser tali da non dover temere, durante il viaggio, una loro diversione a... Fiume.
Alla fine la lista è completata per gli S.V.A con i segeunti nomi: Gordesco comandante, Re, Ranza, Marzari, Grassa e Bilisco (che ebbe larga parte nell' organizzazione e preparazione del [Italic]raid[/]). Fra i Capronisti vi sono Negrini, Scavini, Bonalumi, Abba, Sala, Borello e Origgi.

L'itinerario di circa 17,500 chilometri, si svolgeva in prevalenza litoraneo, per facilità, di orientamento, di condizioni climatiche, di comunicazioni un servizio di segnalazioni e di scorta dalla marina giapponese; dove non fu possible seguire il litorale fu scelto un percorso che presentasse facilità di orientamento. Così nel tratto Aleppo-Bagdad-Bassora (circa 1300 km.), attraverso la Siria e la Mesopotamia, venne seguito il corso dei due grandi fiumi Tigri ed Eufrate. Nell'Indostan, ove per 2600 km. si abbandonò la costa, si seguì la ferrovia Karachi-Delhi. Nelle tappe Delhi-Allahbad-Calcutta oltre che alla ferrovia gli aviatori potevano riferirsi al corso del Gange. Nella tappa Bangkok-Hanoi e, per un breve tratto, in quella di Hanoi-Canton (circa 1400 km.) la traversata rimase effettivamente difficile.
Quanto alla lunghezza delle tappe, alcune, e