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L'AERONAUTICA

cioè la 8a, la 11a, la 14a, la 16a e la 18a erano per ragioni topografiche alquanto lunghe, aggirandosi sui mille chilometri, tre raggiungevano gli 800 e le altre variavano dai 450 ai 750 km. In ognuna di queste vennero organizzati fin dal novembre 1919 i campi di rotta e predisposta la custodia delle parti di ricambio e dei rifornimenti con almeno un montatore e un motorista e varia dotazione di lubrificanti e combutibili. In molti campi vi erano motori S.P.A. 6 A completi, in quelli di Bassora e Canton uno S.V.A. di riserva, ciascuno, e in quello di Calcutta due. La creazione dei detti campi non è stata facile imprese ed ha meritato le lodi della Commissione inviata dall'Aero-Club d'America per I'organizzazione del giro del mondo in aeroplano, e che pare intenda usufruirli od acquistarli. In ogni modo I'organizzazione dei vari servizi lungo un tale percorso, per quanto agevolato dal concorso delle autorità locali, non ha potuto fare a meno d'essere molto dispendiosa e irta di difficoltà d'ordine esecutivo assai gravi.

Gli apparecchi partenti furono 11: quattro Caproni e sette S.V.A. furono disclocati, come s'è detto, lungo la rotta, e uno esposto a Tokio, dove ha servito ad attirare l'ammirazione giapponese su questa geniale costruzione di guerra italiana.

I due tipi di apparecchi partenti essendo a loro volta forniti di motori, Isotta Fraschini, Fiat e Spa, si può dire che nel raid di Tokio erano rappresentate, fra apparecchi e motori, le più importanti ditte dell'aviazione italiana.

Gli S.V.A., del cosidetto tipo Vienna, piccoli apparecchi a cellula biplana con fusoliera e coda monoplana, muniti di motore S.P.A.6/A normale, a 220 HO, raggiungono una velocità massima di circa 230 km/ora. Misurano m. 9,10 di apertura d'ali, m. 8,10 di larghezza, m. 2,65 di altezza totale da terra ed hanno una superficie portante di mq. 26,9. Pesano a vuoto kg.730 e a pieno carico circa 1.200. Accoppiano alla notevole velocità una robustezza grandissima e presentano ancora, non ostante siano stati progettati nel 1916, quanto di meglio si possa trovare, per solidità e velocità, nel mercato aviatorio internazionale. Negli Stati Uniti, dove la Gran Brettagna e la Francia hanno a scopo di propaganda offerto inutilmente i loro apparecchi al 10 per cento del loro costo, gli apparecchi europei a preferenza acquistati sono stati solo gli S.V.A. (1).

Di questo apparecchio, oltre al volo su Vienna e quello odierno di Tokio, possono ricordarsi i seguenti raids:

Torino-Savoia-Marsiglia-Barcellona, compiuto in poco più di 4 ore;
Roma-Madrid circa 2000 km. in 9 ore circa.
Parigi-Torino in 3 ore e mezza;
Salonicco0Vallona-Roma in 6 ore e 20'
Santiago-Valparaiso-Buenos-Ayres in 7 ore e 8';
Ponte S. Pietro-Roma, compiuto da una squadriglia di 15 apparecchi;
Fiume-Parigi, compiuto da un legionario di d'Annuzio.

Agli apparecchi erano state apportate modifiche ed aggiunte per renderli meglio atti a lunghi percorsi in regioni di clima diverso. Si erano modificati i radiatori, rinforzate le tubazioni, ampliati i serbatoi ed installatine altri supplementari, ed erano state eseguite speciali sistemazioni per un ragionevole collocamento a bordo di cassette portabagagli, parti di ricambio, come pure erano stati ideati speciali dispositvi per proteggere gli aviatori dal freddo.

I quattro Caproni partecipanti erano di tre tipi: un triplano da 900, un biplano da 600/900 e due biplani da 450. Essi furono i primi a partire, ma nessuno riusci a superare Aleppo, ad essi seguirono due S.V.A. e quindi gli altri cinque S.V.A. di squadriglia al comando di Gordesco.

Nella tabella che segue sono indicati gli apparecchi con i rispettivi equipaggi (2).

(1) In uno dei prossimi numeri pubblicheremo un riassunto d'una memoria del col. ing. Verduzio (uno dei costruttori dello S.V.A.) su questo apparecchio, la quale vedrà quanto prima la luce nel 3° numero dei Rendiconti dell'Istituto Sperimentale Aeronautico.

(2) La seguente tabella e altre notizie utilizzate nel presente articolo sono state fornite dal signor Renato Grasso. La tabella di pag. 186 con l'ipotesi colà avanzata del passaggio di Ferrarin e Masiero per Fiume è tolta dalla <> del corrente mese.
Per le condizioni atmosferiche predominanti nelle regioni attraversate dal raid e per quanto riguarda la preparazione di questo e simili viaggi dal punto di vista meteorologico vedi l'analogo studio del Crestani pubblicato nel 1° numero, anno III di questa Rivista, pag. 105-110.