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L'AERONAUTICA      205

venientemente quello del lancio, richiedendosi un eccessivo avvincinamento dell'idrovolante alla nave per poterla colpire e per evitare che, cadendo in acqua troppo dall'alto, si danneggino i delicati organi interni del siluro.

Ora l'idrovolante lancia-siluri dell'avvenire, per potersi completamente garantire dal fuoco delle navi - osserva il colonnello Guidoni - dovrà poter operare a 3500 metri di altezza e da 5000 di distanza, ai quali è affatto invisibile; a tal uopo dovrà esser fornito di strumenti tali, da randere esattamente determinabile il momento e la direzione del lanrante la guerra, ma ciò è dipeso dal non essere stata la nave fornita di opportune difese subacquee: adattiamola alle nuave armi sottomarine ed il suo compito (come ha dimostrato in un importantissimo studio sulla Rivista marittima il comandante De Feo) è tutt'altro che finito. E così sarà ancora avanti alla terribile insidia aerea. Avanti a nouve offese nuove difese: questo insegna la storia della guerra.

Un'ultima nota - e questa la più importante di tutte - si trova nell'articolo del Guidoni.  Sarà poi effettivamente 

[[image- black & white photograph of a biplane dropping what appears to be a torpedo]]
[[caption]] Lancio di siluro da un idrovolante germanico. [[/caption]]

cio. Quando di sarà ciò ottentuto, allora l'idrovolante lancia-siluri diverrà veramente un'arma terribile. Tanto terribile che alcuni e fra questi Pio Perrone, l'amministratore generale della casa Ansaldo, proporrebbero di dirigere tutte le risorse della marina nella costruzione di tali armi invece di costruire più navi da superficie. Anche altri, ad esempio il generale americano Mitchell, in una notevole conferenza sull'avvenire militare dell'aviazione che riassumeremo nel prossimo numero, hanno espresso sentimenti analoghi, ma il colonnello Guidoni, a nostro parere molto ragionevolmente, esprime idee più moderate. Anche alla comparsa del sommergibile - egliosserva - si prognosticò la fine della nave do superficie e veramente questa è stata tenuta in iscacco da quello dupossibile lanciare un siluro da 5000 metri di distanza e da 3500 d'altezza?  Si lo è.  "Io posso attestare - dice il Guidoni - che io e il colonnello Crocco abbiamo studiato un siluro che può esser lanciato da tale distanza e da tale altezza".

Su questa straordinaria invenzione italiana - la telebomba - di cuiil sopraggiungere dell'armistizio od altre ragioni, non permisero la pratica attuazione in tempo utile ed un proficuo sfruttamento della sua novità a nostro vantaggio in guerra, noi non possiamo, per evidenti motivi, dire di più; siamo però lieti di poter ripetere leparole dette pubblicamente in proposito da uno dei due inventori.
R.G.

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NOTIZIE AMERICANE SULL'ELIO

Fino al presente, per il riempimento dei palloni e dei dirigibili è stato adoperato l'idrogeno: questo gas, malgrado fornisca la massima forza ascensionale, presenta gravi inconvenienti per la grande infiammabilità.  Si è tentato sostituire l'idrogeno conaltri gas, quali ad esempio l'aria calda e l'ammoniaca, ma senza successo.

L'elio è un gas incombustibile ed inerte, e possiede grande forza ascensionale, non molto inferiore a quella del'idrogeno (1): quindi l'uso di esso nel riempimento degli aerostati dovrebbe esser destinato a rivoluzionare la pratica aeronautica per quanto finora nessun dirigibile nè dell'esercito nè della marina sia stato finora gonfiato con elio.

(1) Forza ascenzionale dell'idrogeno commerciale: per litro gr. 1182 a 0° e 760 mm. Forza ascensionale dell'elio commerciale: per litro gr. 1036 a 0° e 760 mm.