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ssanta chilometri all'ora. L'apparecchio si è suto fermato e riportò danni considerevoli. L'ala astra del dimone era in pezzi; il raffreddatore del otore era rotto, Santos Dumont, sospirando ha otto: Il mio aereoplano ha vissuto, Avevo posto mio motore sull'aereoplano N.1; ma lo riporterò Neully, e le esperienze potranno essere riprese la una settimans. 
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Lavoro Geuera
29 Ma 1907
Le esperienze di Santos Dumont 
Un aereoplano spezzato

SAINT CYR, 28- Numeroso pubblico ?a assistito nel pomeriggio di ieri alle esperienze aereonautiche fatte da Santos Dumon. 
   Un primo tentativo di ascensione fatto ile 4 pomeridiane, è stato immediatamene interrotto perchè Snatos Dumont aveva ?volontariamente interrotto la tramissoio? e della forza motrice. 
   Alle 4.30 ha avuto luogo un nuovo tenativo; ma l'ala destra dell'apparecchio had ?rtato il suolo nel momento in cui Santos Dumont partiva con una velocità di 60 e hilometri all'ora. 
   L'apparecchio si è subito fermato. I danni erano considerevoli. L'ala destra del timone era in pezzi. 
   Il raffreddatore del motore è rotto. Santos Dumont disse; Il mio aereoplano ha vissuto. Io avevo posto il mio motore sull'aereoplane numero I ma lo riportero martedi da Neuilly e le esperienze ptranno essere riprese fra una settimana. 
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Il Monimeto Leureie
29 Ma 1907

Alla eonquista dell'aria
UN incidente a Santos Dumont
   Abb, per telef. da Parigi, 28 matt:
   Numeroso pubblico ha assistito nel pomeriggio di ieri a Saint Cyr alle esperienze aereonautiche di Santos Dumont. 
   Il primo tentativo di ascensione fatto alle quattro pomeridiane è stato  improvvisamente interrotto perchè Santos Dumont aveva involontariamente ... {section covered by another clipping] 

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Column 2 partial clipping, no title

   Alle 4.30 ha avuto luogo un nuovo tentativo; ma l'ala destra dell'apparecchio ha urtato il suolo nel momento in cui Santos Dumont partiva con una velocità di 60 chilometri all'ora. L'apparecchio si è subito fermato. I danni furone considerevoli. L'ala destra del timone era in pezzi. Il raffreddatore del motore era rotto. Santos Dumont sospirando disse: Il mio aereoplano ha vissuto. Lo avevo posto il mio motore sull'aereoplano numero 1 ma lo riportero martedi da Neuilly e le esperienze potranno essere riprese fra una settimana. 
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Mia l'annuncio che la dirigibilità dei palloni sia raggiunta, si rileva anche dall'abbondante fioitura letteraria di romanzi, che descrivono le guerre avvenire combattute per mezzo degli aereostati e la situazione creata in tutto il mondo civile dalla comparsa di una infinità di  sulle teste degli abitatori della terra, fino ad ora abituati, per la loro sicurezza personale, a guardarsi solo d'attorno, ma non a dover guardare anche in alto per assicurarsi he nessun attacco si progettato contro la loro inculomitè.
   Non giungiamo alle conclusioni di uno degli autori di questi libri prognosticanti il futuro- il quale afferma, che con la possibilità data all'uomo di sollevarsi nell'aria, anche tutto l'organismo umano si trasformerebbe, e che organi del nostro corpo, finora inerti, si rafforzerebbero al punto, da darci capacità fisiche nuove, come per esempio la facoltà di guardare senza storcere la testa in alto mediante la glandola pineale, che secondo l'immaginoso autore, non sarebbe altro se non un occhio non sviluppato che la Divina Providenza, per ogni buon fine, ci ha messo nella testa per il easo che un giorno il problema della navigazione aerea fosse risolto. Non giungiamo a tanto; ma bisogna pur convenire che la soluzione di tal problema effettivamente porterebbe con sè sconvolgimenti incalcolabili. 
    Il consigliere Martin nel suo libro fantastico Berlino-Bagdad prognostica che un rivoluzionario russo, a cui egli ha imposto il nome di Michele Suwarow, inventore di aereostati perfezionati, riunirà sotto di sè tutti i piccoli Stati in cui la Russia si sarà divisa dopo aver scacciato lo Zar. La germania, che vede di mal'occhio il rinascere della potenza della Russia, le dichiara la guerra, ed invia la sua ilotta aerea di 5000 navi in Russia, che distrugge gli eserciti moscoviti sorti in difesa della santa Russia. Michele Suwarow, però con ottanta aereostati, superiori di qualità a quelli germanici, approfitta della correttezza dei tedeschi di non aver inizato le operazioni militari prima della regolare dichiarazione di guerra, e con un ardito colpo di mano si reca nel bel mezzo della Germania e bombarda Berlino. Vivissima ed emozionante la descrizione del bombardamento, in cui, secondo l'autore, migliaia di persone lasciano la vita. Finalmente però le aereonavi-trasporto, che erano già per la strada per portare in Russia le truppe germaniche, tornano indietro ed attaccano alla loro volta la flotta di Suwarow. La aereonave di quest'ultimo viene colpita da uno shrapnell, ma egli battandosi nel vuoto aggrappato ad un paracadute, vien tratto in valvo da un'altra aereonave della sua flotta. Allora egli dà ordine che tritta la flotta si diriga verso le montagne del Pamir nell'Asia Centrale, al coperto sotto alle vette dell'lamlaia. 
   Per alcun tempo nulla si ode più di Michele Suwarow. La Germania, vinta la repubblica russa, si mette a capo di una Confederazione di Stati, che abbraccia la Polonia tornata regno autonomo, l'Austria e la turchia; e cosi il famoso dominio economico sognato dai tedeschi all'inizio dei lavori della ferrovia di Bagdad, vien finalmente costituito. Il trionfo della Germania è cosi completo; solo l'Inghilterra resta in disparte minacciosa, ma anche essa attaccata proditoriamente da Suwarow, deve  fare atto di contrizione innanzi alla potenza germanica e deve chiederle aiuto per difendere le Indie dall'attacco di Suwarow. La Germania aderisee e riduce all'impotenza le truppe di Suwarow, inviando la sua squadra aereonautica nell'Afganistan. 
   Apoteosi della potenza germanica! 
   Emilio Sandt nel suo romanzo che porta sul frontespizio come titolo il monito Cavete! si prefigge il còpito di disuadere gli inventori che riuscissero effettivamente a risolvere il problema della navigazione aerea, dal destinare i beneficii della loro invenzione a tutta l'umanità. Il protagonista del romanzo, l'ing. Fritza Rusart, è appunto uno di questi sognatori che vorrebbero non già asservire la loro inven(PAGE ENDED) 





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