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1907 June 4.
Times New York
3 Apr 1907

EXPECT TO MAKE POLE IN AIRSHIP IN JULY

Aero Club to Give Wellman a Flag To-night to Carry on the Journey. 

HERSEY SURE OF SUCCESS

Mr. Wellman's Associate Declares Machine Has Been Well Eested for Trip.

A delegation of balloonists from the Aero Club of America will meet Walter Wellman this morning when he arrives on the Kaiser Wilhelm II. Mr. Wellman has practically completed the rebuilding of his airship, with which he is to start from Spitzbergen early in July in his effort to fly to the north pole.

Major Henry B. Hersey, who is to accompany him as the representative of the United States Government, arrived in the city yesterday from the West, and as he is to sail for Europe to-morrow on La Lorraine the members of the Aero Club gave a reception in his honor last night in their rooms, 12 East Forty-second Street. It had been expected that Mr. Wellman would have been here at the same time, but arrangements have been made to entertain him at the club tonight, when he will be asked to tell something of the improvements he has made to his dirigible balloon and how he hopes to reach the pole. Mr. Wellman will return to Paris next week. 

Major Hersey accompanied Lieut. Frank P. Lahm last year when the latter won the international balloon race, thus bringing the Bennett Cup to this country. He has been connected with the United States Weather Bureau for a number of years, and besides being the executive officer of the trip will have entire charge of the scientific work, particularly in keeping a record of the meteorological conditions in the Arctic region. 

The Aero Club of America will present a large pennant to Mr. Wellman to fly from the stern of his airship. The pennant was exhibited for the first time last night. It was designed by Gutzon Borglum, the sculptor. Mr. Borglum explained that it was intended to typify the United States, as the red, white, and blue colors are used, the pennant being composed of two red strips with a broad white band in the center, while in the upper right hand corner is a blue field with five stars. In the center of the white field is a symbolic figure of aerial flight, the figure being that of a woman with widely extended wings. 

Major Hersey stated that many improvements had been made both to the balloon and its mechanical construction since last season, when, owing to the long time required to build the houses for the men and the balloon at Spitzbergen, on Danes' Island, the flight to the pole had to be postponed for another year. 

"Winter comes on very early there," said Major Hersey, "and it is absolutely necessary to have everything in readiness to make the flight at the first favorable opportunity, as early in July as possible. It is a fortunate thing, perhaps, that we were delayed last year, for we succeeded in trying out very thoroughly the propellers and motor of the machine, an in many respects they proved faulty. The transmission broke down repeatedly. It seldom worked well for more than an hour at a time. An entirely new system has now been installed, what is known as the Lebaudy type being adopted, and the entire outfit is far superior to the airship of last year. 

"The balloon was not inflated. The balloon house is finished, and it is the most pretentious building ever seen at Spitzbergen. It is 85 feet high and 83 feet wide, and was designed by a Finnish architect. Besides that, we have built a large house for the members of the party and the workmen and a machine shop, forty feet long, which is completely equipped with drills, lathes, steam engines to run them, a blacksmith's shop, and all the facilities for making our own hydrogen gas. 

"We expect to start for Spitzbergen by the middle of May. We have chartered our steamer to take us from Tromsoe, Norway. Spitzbergen is 600 miles north of the northern coast of Europe, and about 600 miles from the pole. I may say that our quarters are on the same spot from which Andrée made his attempt to reach the pole by a balloon, so you see we are not at all superstitious. The temperature varies but little during the Summer season, seldom more than four or five degrees [[?]]


Tuesday at Baddeck 64
Giornale di Sicilia
2 Apr - 1907. Palermo.

America

NAVIGAZIONE AEREA
VIII

La storia dell'aviazione comincia a una data assas piu remota di quella dei palloni. La legenda d'Icaro e la per attestario. Numerosi tentaziyt "?", a traverso i secoli, si fecero, nello scopo d'finitare il volo degli uccelli ma sempre invano.

Si riasci, qualche volta, merce delle ali artificiali, non gia ad innalzarsi nell'aria ma solo a scendere a terre dall'altezza di unaj torre o di un campanille. Ne sempre la discesa fu innocua. Il piu delle volte gli aviatori finirono per romper l'osso del collo o qualche altro un po' meno importante. 

La storia vera dell'aviazione e, si puo dire, incominciata verso la meta del secolo XIX, quando a taluni parvero interamente fallite le grandi speranze, che si erano fondate sugli aerostati.

S'iniziarono allora studii metodici ed esperimenti razionali, sulla base del "piu pesane dell'aria", poiche sui, "piu leggiero dell'aria" sembrava non doversi piu fare assegnamento.

Ricordo che, nella mia infanzia, mi sono assai divertito con un giocattolo detto "spiralifero." Era un gingillo, nel quale la distorsione di un filo elastico attorcigliato determinava la rotazione delle ali di un elica ,per cui il giocattolo, - che conteneva l'asse attorno al quale si attorcigliava il filo e che portava le alette dell'elica, - abbandonato a se stesso, s'innalzava per qualche metro nell'aria. Esaurita pero rapdiamente, nella distorsione del filo quel po' di forza che la torsione vi aveva immagazzinato, lo spiralifero percipitava a terra ome un corp inerte. Bisognava rimontarlo, - operare cioe una nuova torsione del filo, - per ridare un altro lampo di vita a quel giocattolino. In esso era pero il germe del futuri studi, veramente seri, sull'aviazone.  Giacche non si tardo a capire che, imitare gli uccelli, e volara in grazia di ali posticce non solamente era cosa difficilissima perche la forza fisiologica dell'uomo era affatto insufficiciente, ma si capi pure che non sarebbe stato meno difficili se anche si fosse a tale insufficienza supplito con un motore meccanico —— (s'intende, leggiero e potente), —— Non basta infatti avere delle ali e muoverie: bisogna altresi ch'esse abbiano dimensioni e struttura determinate e siano mosse in un certo modo: —— nel modo cloe in cui le muovono i volatili.

Il problema parve cosi complicato, (nonostante le magnifiche esperienze sul volo degli uccelli e degli insetti fatte dal Marey); e cosi arduo sembro il cammino per giungere ad una soluzione pratica soddisfacente, che le menti dei fautori del <> si volsero, spontanee, ad altri mezzi, ad altri precedimenti. Che faceva lo spiralifero nell'inalzarsi nell aria. Le alette della sua elica funzionavano come il verme di una vite. Girando, penetravano sempre piu avanti nell'aria, cosi come girando, una vite penetra sempre piu avanti nel legno.

E che non era fondata sullo stesso principio l'allora recente invenzione dei propulsori ad elica, sostituiti, nei piroscafi, alle vecchie ed ingombranti ruote a palette? —— Perche, mettendosi in moto l'elica, il piroscafo cammina? Semplicemente perche l'elica, girando rapidamente, fa, nell'acqua, un lavoro di penetrazione come quella che fa la vite nel legno.

Nell'elica dunque, —— si penso —— deve ricercarsi la soluzione del volo. E s'immaginarono gli <>: delle macchine cioe, nelle quali delle eliche leggiere a molti giri, che messe in movimento da un meccanismo adatto, si sarebbero innalzate nell'aria, sollevando seco dei pesi p.e, quello di un uomo.
***
Ad alcuni dei primissimi esperimenti fatti con tali meccanismi io ebbi la fortuna di assistere verso il 1870. Ma, pur troppo, come in passato, si riusciva bensi a discendere dolcemente a terra da una certa altezza, non mai ad innalzarsi nell'aria. —— Dipendi dal motore —— si disse —— Occorrerebbe che esso fosse molto leggiero. Ma come associare la leggerezza alla potenza necessaria? - E cosi, come ho detto fino da principio, gli

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mento dell'aeroplano, il quale, questa volta, non si limita a rasentare, per cosi dire, la terra, come aveva fatto nelle prove precedenti, ma si innalza fino a 6 m. e passa con grande rapidita al disopra delle teste degli spettatori. Percorre cosi 220 m. in circa 22 secondi. - (10 m. al secondo, ossia 36 km. all'ora).

Con questa prova Santos-Dumont vicceva il premio istituito dall'<> a favore di quell'aeronauta, che avesse percorso 100 m in linea retta.
Probabilmente Santos-Dumont, dopo il meritato trionfo, non si e lasciato ubbriacare dai deliranti applausi del pubblico, che lo vide <> ne si o addormentato sugli allori. Egli avra escogitato o sta ora escogitando qualche utile perfezionamento al suo aeroplano (1) giacche se vorra prendere parte alla gara indetta pel 1908,

(1) Si parla infatti di an motore piu potente (100 cavalli invece di 50) e cosi leggiero da pecare 1 kg. per ogni cavallo. Purche non sia poi <> leggiero, cioe poco resistante.

per una corsa tra Parigi e Londra, non sara certo con l'attuale suo apparecchio che potra farlo. I 220 m. percorsi, a 6 m. da terra, sono, e vero, un bel risultato, ma essi sono assai, assai lontano dalle molte miglia, che dividono le due grandi capitali. Ed oltre a cio vi e di mezzo il canale della Manica. Finche se <> dentro terra il sistema degli sbalzi piu ancora andare, - seppure, in taluno di essi, non capiti un qualche spiacevole accidente. Ma quando si devono percorrere circa trenta chilometri al di sopra del mare, a che cosa possono mai servire cotesti sbalzi?

Ora, - se non mi sbaglio, - da oggi all'epoca in cui avra luogo la gara Parigi-Londra intercede un troppo breve periodo di tempo perche si possa sperare che gli ulteriori perfezionamenti nella costruzione degli aeroplani si siano allora spinti al punto da permettere... uno sbalzo di 30 chilometri, quanti ne corrono fra la riva francese e quella inglese della Manica. 

E' quindi a prevedersi che l'aeroplano Dumont, - perfezionato - per quanto si voglia - preferira prendere parte alla gara, stata indetta - pure pel 1908 - fra Londra e Manchester - e che e tutta terrestre. A questa gara pare non debbano mancare i concorrenti. Come i lettori avranno rilevato nel N. 68 del <> (9-10 marzo) gl'ingegneri aeronautici di Battersea hanno ricevuto l'ordinazione ed incominciata la costruzione di 5 aeroplani.

S'ignora completamente chi siano i committenti e quale struttura avranno gli apparecchi. Ma e facile intuire che sono stati ordinati in vista appunto della gara che avra luogo l'anno venturo, fra Londra e manchester, che (come faseva conoscere il <>, nella <> a queste mie conversazioni) sara limitata ai fili aeroplani.

Senza dubbio, finora, nessun risultato e paragonabile a quello veramente importante ottenuto da Santos Dumont col suo <>. Prima di lui —— (nel 1905) —— il signor Archdeacon aveva fatto delle prove fra i ponti di Sevrese e di, non sappiamo con qual successo, di Billancourt. Si sa pero che, —— ancora prima —— a Lione, due ingegneri avevano sperimentato un aeroplano di loro invenzione con esito assai disgraziato, poiche, —— ricadendo a terra dopo uno sbalzo, —— uno di essi —— il signor Gardet, —— si rompeva una gamba.

Pur troppo pero questo pericolo vi e sempre. Durante l'ultima prova di Santos Dumont, —— gli spettatori trepidarono assai per la di lui sorte vedendo l'apparecchio oscillare in modo pericoloso. E se fu evitata una disgrazia lo si deve all'accortezza dell'aviatore, che, visto il pericolo, arresto di botto il motore e si lascio discendere a terra, il che avvenne abbastanza dolcemente in grazia della velocita preconcepita. Eppure se l'aeronauta se la cavo senza urti, senza commozioni, rotture o contusioni, due ruote del carrello inferiore subirono, toccando terra delle serie avarie.

Conclusione

Dei due mezzi revali stati escogitati dall'umano ingegno per la conquista dell'aria, evidentemente, —— allo stato attuale delle cose —— la palma rimane al <> —— Il <> ha fatto un passo quasi decisivo ma, fino a nuove e piu concludenti prove, e certo che lavittoria e dei palloni dirigibili. Abbiamo veduto che la <> ha percorso molti chilometri assai rapidamente raggiungendo la stazione alla quale era diretta.

Finora l'aeroplano e restato in aria per alcuni secondi ha percorso appena poco piu di 200 metri e non ha superato l'altezza di sei metri.
So bene che con l'<> di Santos-Dumont non e detta l'ultima parola: sono anzi convinto che, col tempo, anche l'aeroplano potra compiere dei lunghi e rapidi viaggi. Ma il tempo non passera solo a profitto dell'aeroplano: esso passera pure a beneficio degli aerostati dirigibili.

Dall'ardente e nobilissima gara a cui assi
stiamo nel campo delle applicazioni scientifiche
alla navigazione aerea uscira forse parificata
portanza dei due strumenti di cosi contraria
ra, quali sono il pallone e l'aeroplano.
gi come oggi pero i fautori di quest'ultimo
o torto di pronunciare, come fanno, la
enza di morte dei palloni, inneggiando al
o trionfo dell'aviazicne.
tite come ragionano.
I dirigibili! - Sicuramente il nostro << Le-
y, >> la nostra << Patrie >> sono meravigliosi,
sono delle cose << enormi. - Enorme >> il
e coi suoi 62 m. di lunghezza - (quasi u-
all'altezza delle torri di << Notre Dame, >>
misurano 66 m.)
Per questi colossi dell'aria occorrono poi
<< enormi >> tettoie; per gonfiarli e neces-
[[?]] volta, una << enorme >> quantita d'i-